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Chi siamo

Marianne Bargiotti Photography

Il piacere di credere nel futuro, alla ricerca d’importanti traguardi nel rispetto delle tipicità che il nostro territorio offre. La serena consapevolezza che senza delle forti radici, in questo mondo, perdere la propria identità sia un rischio molto alto. Due sentimenti che rappresentano questa piccola realtà in crescita.

Dalla volontà della famiglia Chiarli di allargare l’offerta dei vini DOC regionali, già all’inizio degli anni 90, nasce una collaborazione con i piccoli nuclei produttivi nell’area dei Colli Bolognesi.
Dopo aver minuziosamente valutato le potenzialità della zona e dei vini prodotti, in particolare quelle del Pignoletto, uva autoctona di grande carattere, viene rilevata la Tenuta Santa Croce a Monteveglio.

La grande scommessa è di rendere onore alle caratteristiche peculiari di quest’eccellenza locale tramite il controllo completo del ciclo produttivo di un vino poco conosciuto e non sempre interpretato al meglio, sia dai produttori che dai consumatori.

Non appena acquisita la Tenuta, si è dato inizio a un programma d’investimento riguardante la parte viticola, attraverso il rinnovo di alcuni impianti e la messa a dimora di nuovi vigneti.
In seguito sono stati eseguiti importanti aggiornamenti tecnologici agli impianti e alle attrezzature della cantina di vinificazione.    
     
Nel corso del 2013 è stata completata la costruzione di una nuova cantina sotterranea realizzata al fine di ottenere in modo naturale le condizioni desiderate di affinamento e stoccaggio del vino.

Oggi la passione che nasce dal contatto quotidiano con un mondo fantastico come quello del vino, ha portato i fratelli Carlo, Stefano e Giorgio Chiarli a valorizzare sia dal punto di vista qualitativo che da quello culturale un’azienda tra le più strutturate della zona.
In effetti, cultura e settore agroalimentare si trovano sempre più legati reciprocamente: consumare i prodotti del proprio territorio con una spesa a volte maggiore rispetto a quelli più globalizzati è frutto di una sensibilità che è la base di un’identità sociale.


 

Mauro Chiarli

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